CORONAVIRUS, C’E’ UN’EPIDEMIA DI FAKE NEWS

Nelle ultime settimane, giornali, telegiornali, la rete internet e i social, si sono riempiti di notizie e informazioni sull’emergenza Coronavirus. In mezzo a tanta verità ci sono troppe fake news. Proviamo quindi a fare un po’ di chiarezza con alcune semplici informazioni raccolte dalla Croce Rossa e la linea di intervento diffusa da Trentino Emergenza 118 agli operatori del soccorso.

CHE COS’E’ IL CORONAVIRUS 2019 nCoV

È un virus che può causare infezioni respiratorie lievi (raffreddore o influenza) nella maggior parte dei casi e meno frequentemente infezioni gravi. La maggior parte dei casi confermati sono stati registrati nella provincia cinese di Hubei. Pochi sono i casi segnalati negli altri paesi (inferiori allo 0,8% del totale). Gran parte dei casi diagnosticati sono in soggetti provenienti nei precedenti 14 giorni dalle zone colpite. In Italia, i due casi confermati sono stati rilevati in turisti giunti dalla Cina; in questo momento in cura presso l’ospedale Spallanzani di Roma.

COME SI TRASMETTE

Da uomo a uomo principalmente per via aerea: tosse, starnuti, saliva, ma anche attraverso le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate), bocca, naso o occhi.

QUALI SONO I SINTOMI

I principali sono febbre e tosse. Meno frequenti sono difficoltà respiratorie, dolori muscolari, sintomi neurologici (mal di testa e confusione)

COME SI PUO’ PREVENIRE

È importante lavare le mani frequentemente, strofinandole bene, usando soluzioni alcoliche o acqua e sapone. È utile coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta o con il gomito flesso quando si starnutisce o tossisce. È consigliabile contattare il medico in caso di comparsa di sintomi respiratori, dopo eventuale contatto con persone potenzialmente infette (ovvero, provenienti da zone in cui sono accertati casi di Coronavirus)

COME SI CURA

Al momento non esiste un trattamento specifico e non è disponibile un vaccino. La maggior parte delle persone infette da coronavirus guarisce spontaneamente. Le persone infette da coronavirus 2019-nCoV vengono trattate con la cosiddetta terapia di supporto (trattamento della febbre e/o supporto respiratorio).

NON SERVE ALLARMARSI

Tutte le misure di prevenzione intraprese sono quelle necessarie a tutelare la salute della popolazione. Al momento l’Italia è tra i paesi che hanno adottato le misure più ampie ed articolate per il controllo della diffusione dell’infezione.
L’OMS sottolinea, sulla base delle conoscenze ad oggi acquisite, che l’infezione asintomatica sembra rara così come è raro il rischio di trasmissione attraverso persone asintomatiche. La mortalità è bassa, poco superiore a quella dell’influenza stagionale.

COSA STA FACENDO IN ITALIA IL GOVERNO

Il governo ha dichiarato lo stato di emergenze nazionale, ha nominato il capo della Protezione Civile quale commissario per il coordinamento per l’emergenza e ha creato una Task-force del Ministero della Salute per l’organizzazione e il monitoraggio delle attività.

COSA STA FACENDO IN ITALIA LA CROCE ROSSA

Sta collaborando con il Ministero della Salute e la Protezione civile nell’organizzazione e l’implementazione delle misure di prevenzione, sta potenziando il servizio svolto degli USMAF (Uffici di Sanità Marittima, Aeroportuale e di Frontiera), sta potenziando il servizio di Reparto di Sanità Pubblica attraverso il trasporto ad alto biocontenimento e sta attivando i Volontari a supporto delle attività di screening previste negli aeroporti e nei porti.

MISURE PRECAUZIONALI

AREU ha emanato una circolare con alcune semplici misure da adottare in via precauzionale.

Agli operatori di centrale indica che, in caso di richieste di intervento per febbre alta e/o insufficienza respiratoria, indaghino se fosse noto un recente viaggio o contatto con persone transitate o arrivate dalla Cina o paesi asiatici nei precedenti giorni e nel caso informino l’equipaggio inviato e il Medico di guardia in Centrale.

Agli operatori del soccorso consiglia, in caso di interventi per insufficienza respiratoria e febbri aspecifiche, di utilizzare mascherine facciali filtranti assieme ai normali DPI in dotazione in ambulanza (occhiali, guanti e divisa a manica lunga). Ai pazienti di posizionare una maschera chirurgica semplice. Al termine dell’intervento lavare bene le mani.

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